ATTENTI AI VOSTRI FIGLI

03.07.2015 01:59

Yu-gi-Oh: “Il gioco del demonio”

(articolo di qualche anno fà pubblicato di nuovo per chi non è a conoscenza di cio')


Attenzione genitori, sequestrate ai vostri figli le carte di «Yu-Gi-Oh». Almeno se prendete sul serio l’allarme lanciato un paio di giorni fa dal questore di Pesaro Benedetto Pansini che, con una conferenza stampa, ha tuonato contro il gioco ispirato a un fumetto giapponese: «Non regalatele ai vostri figli per Natale, sono un concentrato di satanismo e esoterismo».

Secondo il questore le carte che ogni giorno i nostri bambini ci implorano di acquistare in edicola sarebbero un gioco molto pericoloso: «Mascherano pratiche di occultismo, invitano i più piccoli a duellare con gli spiriti e che sono dannose per la psiche. Mia intenzione è portare avanti un’azione di contrasto contro questa “selvaggitudine”». Dopo l’avvertimento lanciato dall’autorevole funzionario, Pesaro è in gran subbuglio alla ricerca forsennata del diavolo, il locale «Corriere» da un paio di giorni sta facendo inchieste a tappeto sulle carte «Yu-Gi-Oh», un’insegnante della media Galilei dichiara che ne ha sequestrati ben due mazzetti, padre Salesio, parroco di Sant’Agostino ammette la sua preoccupazione per aver visto i piccoli giocarci anche in parrocchia, gli edicolanti del centro ammettono di venderne centinaia di pacchetti al giorno non solo ai bambini.

In effetti la passione per le carte «Yu-Gi-Oh» è molto più di un gioco da ragazzi, sapersi destreggiare tra simboli e poteri richiede capacità non indifferenti di logica e concentrazione. Esiste un campionato mondiale di gioco, le cui finali si tengono ogni anno a Tokyo. Per paradosso il campione mondiale è proprio un italiano. Dario Longo è il ventenne milanese che pochi mesi fa ha sgominato nell’ultimo torneo delle finalissime il pericoloso campione di Hong Kong, si è così aggiudicato la palma del miglior giocatore tra ventidue campioni selezionati in tutto il mondo. Interrogato sul possibile risvolto diabolico della sua passione ha sorriso: «Non vedo proprio un motivo per dire queste cose, gioco con queste carte da anni, non ho mai visto nessun “posseduto”, mi alleno un paio di ore al giorno faccio una vita normale, lavoro e questo gioco per me è un hobby». Ad agosto Dario si rigiocherà il titolo e difende l’oggetto della sua passione: «Posso dire che è un gioco molto intuitivo, conta l’esperienza, ma possono provarci tutti, bambini compresi».

L’anatema è ora scattato sulle carte «Yu-Gi-Oh», ma la sindrome di possessione diabolica attraverso oggetti di consumo ludico non è nuova. E’ una delle moderne paure che affonda le sue radici storiche nelle invocazioni al diavolo nascoste nelle parole rovesciate di alcuni brani di musica rock, ma un analogo timore serpeggia anche nell’universo ambiguo dei miti metropolitani; si è parlato molto della Procter&Gable che sarebbe stata costretta a cambiare il proprio marchio con un vecchio barbuto che sembrava il diavolo, ma anche di Bill Gates, le cui lettere del nome, se scritte in codice Ascii (American Standard Code for Information Interchange) e sommate, darebbero il numero 666 dell’Anticristo. Ogni anno qualcuno mette in guardia sulle possibili derive sataniche per chi si maschera ad Halloween, ma anche Don Gabriele Amorth una volta disse: «Si inizia con Harry Potter, ma si finisce col demonio». Il sito cattolico integralista «Shedding Light» riporta un articolo del mensile bresciano «Chiesa Viva» dove il religioso Giorgio dell’Aglio fa una lista nera e dettagliata della maggior parte dei giocattoli oggi in uso, scovandovi ovunque occulte tracce diaboliche: «I Pokemon sono 150 angeli caduti dal cielo; dunque démoni, ciascuno con un potere malefico particolare. Pikachu significa 100 volte più potente di Dio». Oltre ai Pokemon però bisogna diffidare anche di Dragonball: «La O di DragOn è una stella a cinque punte, in un circolo – simbolo satanico naturalmente – Ball, o Baal, è il nome di un demonio che gli ebrei nel deserto servirono al posto di Dio, offrendogli i loro figli nel fuoco». Nell’indice non mancano scomuniche contro la Barbie (istiga all’impudicizia) Le Bratz (blasfeme) I Teletubbies (Un gruppo di gay) e quasi tutti i più noti eroi dei cartoons di Disney Channel. Troppe insidie sulfuree. E proprio ora che è tempo di regali, vorrà dire che prima di mettere giocattoli sotto l’albero ci toccherà farli passare al vaglio di un esorcista.